Scopriamo cosa c’è dietro l’infrastruttura digitale della nuova Opel Astra

30 Giugno 2022

Gli interni della nuova Opel Astra costituiscono un enorme passo in avanti da tutti i punti di vista. Per la prima volta chi guida si troverà di fronte il Pure Panel, il cruscotto completamente digitale, la nuova generazione della Human Machine Interface (HMI) totalmente connessa e dal funzionamento intuitivo. Il Pure Panel utilizza la Snapdragon® Cockpit Platform di Qualcomm Technologies e si distingue per i miglioramenti a livello di grafica, multimedia, visione digitale e intelligenza artificiale (AI): il risultato è un sistema più integrato, consapevole del contesto e costantemente adattivo che evolve in base alle preferenze dei passeggeri.

 “I marchi Opel/Vauxhall hanno insistito sulla necessità di avere un sistema intuitivo. Qualcosa di semplice e puro, in linea con l’approccio ‘detox to the max’”, ha dichiarato Joel Lutz, User Experience Cockpit Manager di Opel & Vauxhall. “Opel/Vauxhall vuole offrire ai propri clienti l’essenzialità. Capire i bisogni fondamentali del cliente in ogni preciso istante in modo che, quando guida il veicolo, sappia cosa fare. Dove rispondere al telefono. Come inserire le informazioni nel navigatore. Le interazioni diventano molto più semplici, facili. Il nostro obiettivo è ridurre il rumore digitale a cui sono sottoposti i clienti quando guidano, in modo che possano scendere dalla vettura ricaricati, pieni di energia e felici.

“I costruttori di auto hanno bisogno di chip molto specifici per le loro necessità”, spiega Andreas Hennig, Sr Dir, Product Mgmt, Qualcomm Technologies International GmbH. “In primo luogo devono essere di qualità automotive. In secondo luogo, le automobili hanno necessità diverse rispetto ai televisori o ai cellulari, e se si pensa che lo sviluppo di chipset come il sistema Snapdragon1 può durare un po’ di tempo, bisogna parlare molto presto con il costruttore per avere la certezza che i prodotti siano sviluppati per tempo e abbiano le giuste caratteristiche e possano abilitare le funzionalità richieste.

Per questo progetto abbiamo dovuto fronteggiare varie sfide, inclusi gli impegnativi requisiti di accensione entro i quali il sistema deve avviarsi in un tempo ridotto. Oggi, per accendere uno smartphone ci vogliono trenta secondi, nessuno accetterebbe lo stesso tempo in un’automobile.

Anche i requisiti audio erano molto impegnativi: audio di qualità elevata ma anche il sistema di riconoscimento vocale a bordo della vettura, che gira sullo Snapdragon® Digital Signal Processor (DSP), nel quale siamo riusciti a ottenere un ottimo risultato e a creare un eccellente sistema di riconoscimento vocale che aiuta guidatore e passeggero a utilizzare un sistema così complesso.

Infine, abbiamo assicurato un’ottima reattività del sistema. Ogni volta che si tocca un tasto ci si aspetta che il sistema faccia qualcosa, che si muova. A causa di tutte queste richieste contemporanee, per un fornitore di tecnologia come noi si è trattato di un progetto molto impegnativo”.

“Come si può immaginare, in presenza di tantissime richieste che devono essere rispettate, c’è la consapevolezza del gran numero di sfide da affrontare,” continua Joel Lutz. “Bisogna mettere insieme tutti i tasselli del puzzle, mantenere la velocità del sistema, garantire interazioni e integrazioni tra i vari componenti e i diversi fornitori, e lo si è fatto in modo che il cliente non percepisca mai la presenza di fornitori diversi. Credo che il modo in cui Qualcomm2 Technologies ha messo insieme tutti i pezzi con Snapdragon abbia contribuito a risolvere molti di questi problemi”.

“Ogni progetto ha una storia da raccontare”, commenta Joel Lutz. “Ciò che mi rende più orgoglioso, quando salgo su una Opel Astra, è il fatto di conoscere le storie di tutti i membri del team che vi hanno lavorato. Abbiamo fatto l’impossibile. Abbiamo raggiunto un obiettivo estremamente complesso, superato una montagna difficilissima da scalare, e lo abbiamo fatto come gruppo. Per me, il segreto sta proprio nel gruppo”.

“Il progetto è andato molto bene”, conclude Andreas Hennig. “La produzione è iniziata nei tempi previsti. Grazie a quello che abbiamo fatto in questo progetto, abbiamo già iniziato a parlare con Opel delle prossime generazioni per portare ancora più funzioni sulla vettura”.

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CREDITS: OPEL